venerdì 23 marzo 2018

Quando la didattica diventa insegnamento concreto

Di solito si pensa che nelle classi di scuola primaria , i bambini siano troppo piccoli per affrontare temi di questa portata  ma non è così, perché fenomeni di prepotenza  che  non  sono proprio atti di  cattiveria pura , se trascurati  possono sfociare  in  bullismo ;tuttavia è  bene sensibilizzare i bambini su certi problemi. Così,  in classe,  si è scritta  alla lavagna la parola “bullismo” e si è chiesto  ai bambini se ne conoscessero il significato, dopo un iniziale silenzio, un bambino ha preso la parola dicendo che aveva sentito questa parola in televisione e che il bullismo :“E’ quando dei ragazzi picchiano o fanno del male a ragazzi più deboli senza alcun motivo, con lo scopo di fare del male ”. Dalle risposte successive di altri bambini è nata una conversazione guidata .  La discussione è proseguita e ha portato i bambini a capire che  il  bullismo  è un atteggiamento sbagliato .L’unico modo per sconfiggere un bullo è stare dalla parte del debole e dimostrargli che non è solo. Chiamati ad esprimere concetti e pensieri , è nata l’idea  di realizzare un video con  lo scopo di far arrivare un messaggio ben preciso e fornire informazioni sull’argomento trattato . A differenza di solo foto o immagini , il  video non rimane asettico ma cattura l’attenzione  non solo dello spettatore ma anche dei  piccoli protagonisti che vivendo l’esperienza , se pur  virtuale , riescono meglio a trattare il delicato tema .

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